America. In questo studio viene messo a confronto l’alimentazione di 31 soggetti affetti da sindrome di Prader Willi (PWS) e 46 bambini con obesità non genetica: l’assunzione giornaliera di calorie risultava significativamente inferiore nei bambini affetti da sindrome di PWS, in particolare si registrava un inferiore consumo di grassi e carboidrati, in grammi, rispetto al gruppo dei controlli obesi. La percentuale di macronutrienti risultava, invece, similare nei due gruppi. I soggetti con PWS presentavano, inoltre, un maggiore consumo di vegetali. Per quanto riguarda il consumo di micronutrienti, i bambini con PWS assumevano maggiori quantitativi di calcio rispetto ai controlli, mentre il consumo giornaliero di vitamina D risultava inferiore alle raccomandazioni in entrambi i gruppi.
Lo studio sottolinea come i bambini PWS abbiano un’assunzione di alimenti più controllato rispetto ai bambini obesi, ottenuto grazie ad una adeguato counselling dietetico, fondamentale nella gestione della sindrome. Inoltre, considerando le attuali linee guida americane, i bambini affetti da PWS assumerebbero dosi di vitamina D inferiori alle raccomandazioni attuali.
Limiti: mancanza di popolazione di soggetti normopeso a confronto. Mancanza di valori di calorie e intake alimentari correlati ad età, sesso, livelli di attività fisica. Raccomandazioni alimentari americane.
(Sacco Michele)
Rubin DA et al Nutritional intakes in children with Prader-Willi syndrome and non-congenital obesity Food Nutr Res. 2015 Dec 8;59:29427. (Analisi nutrizionale dei soggetti con sindrome di Prader Willi e soggetti con obesità non genetica a confronto)
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