Norvegia. Pochi sono gli studi attualmente presenti in letteratura che abbiano esplorato gli aspetti odontostomatologici implicati nella sindrome di Prader Willi (PWS). Nella etiopatogenesi dei problemi dentari vengono descritti: l’aumento della densità salivare, la riduzione del flusso salivare e il reflusso gastro-esofageo
La perdita del tessuto dentario è una delle caratteristiche descritte. In questo studio norvegese caso-controllo pubblicato nel 2012, viene analizzata la perdita di tessuto dentario in 49 soggetti PWS (6-40 aa), paragonati ad un omogeneo gruppo di controllo. L’analisi della perdita di tessuto dentario è stata condotta tramite l’uso di due grading: Scala Visual Erosion Dental Examination (VEDE) e modified individual tooth wear index (IA). Mediante l’uso di questionari è stato, inoltre, valutato il consumo di sostanze capaci di ledere il tessuto dentario. I soggetti PWS evidenziavano un consumo di sostanze acide maggiore rispetto al controllo e, in particolare, in molti casi veniva denunciata la ridotta assunzione di acqua. Il grading di erosione dentaria risultava maggiore nei pazienti PWS rispetto al gruppo di controllo, legato, tra i tanti meccanismi, anche alla presenza di bruxismo. Lo studio conclude sull’importanza della prevenzione che va improntata sulla correzione del bruxismo, sulla riduzione del consumo di soft drink (bevande zuccherate) e alimenti acidi, aumentando il consumo di acqua. Inoltre, la salute dentaria andrebbe sottoposta a monitoraggio continuo per poter meglio affrontare le problematiche odontoiatriche della sindrome.
Limiti: Ogni paziente è stato valutato una sola volta da un singolo esaminatore, ma l’uso di scale di grading di lesione dovrebbe aver standardizzato l’analisi dei pazienti.
(Sacco Michele)
Ronnaug Saeves et al Severe tooth wear in Prader-Willi syndrome. A case–control study BMC Oral Health 2012, 12:12 (Grave usura dei denti nella sindrome di Prader-Willi. Uno studio caso-controllo)
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