La crescente prevalenza di obesità nel mondo ed il conseguente sempre maggiore utilizzo di risorse economiche e sanitarie, insieme ai risultati non ottimali ottenuti dagli interventi sullo stile di vita e dalle terapie farmacologiche, hanno fatto sì che le procedure di chirurgia bariatrica siano significativamente aumentate negli ultimi 2 decenni, includendo adolescenti e bambini, il che ha permesso di ottenere un significativo miglioramento delle complicazioni legate al peso.
Poiché le strategie di gestione del peso risultano di più difficile applicazione nei soggetti con iperfagia su base genetica, in questo studio sono stati analizzati i dati della letteratura scientifica internazionale sui risultati ottenuti delle procedure bariatriche nei soggetti affetti da sindrome di Prader-Willi (PWS), mutazioni del recettore del recettore 4 della melanocortina (MC4R), sindrome di Bardet-Biedl (BBS) e obesità ipotalamica (HO).
Sono state identificate in totale 49 pubblicazioni per un totale di 163 adulti e bambini con anamnesi di procedure bariatriche, di cui 117 (72%) pazienti con PWS, 31 (19%) con mutazioni MC4R, 7 (4%) con BBS e 8 (4%) con HO. Gli interventi eseguiti includevano: bypass digiunouneale, bypass gastrico, gastroplastica verticale, bendaggio gastrico regolabile, palloncino bilioenterico (BIB), diversione biliopancreatica e gastrectomia. L’età media dei soggetti operati era: HO 18,25 anni, BBS 30,2 +/- 9,6 anni, MC4R 29,4 +/- 14,6 anni, PWS 19,4 +/- 6 anni. Nei PWS è stato riportato la risoluzione delle apnee notturne in 21/24 pazienti ed un miglioramento dell’ipertensione e delle alterazioni dei grassi nel sangue. Ci sono state percentuali più elevate di riacquisto del peso tra i pazienti con PWS con storia di diversione bilio-pancreatica e bypass gastrico rispetto agli altri gruppi di pazienti obesi. Le complicanze includevano la ripresa del peso perduto, che hanno talora richiesto un nuovo intervento, l’insorgenza di infezioni, la presenza di aderenze, problemi legati alla malnutrizione (anemia, ridotta mineralizzazione scheletrica) ed alcuni decessi dovuti a infezione o perforazione gastrica.
In conclusione si sottolinea come i risultati siano estremamente variabili, con una elevata incidenza di effetti collaterali, il che richiede di verificare il successo terapeutico con un follow-up di almeno 5-10 anni, prestando attenzione in particolare agli effetti sulla qualità di vita dei soggetti operati.
Novità dalla 10a Conferenza Internazionale IPWSO – Cuba 2019
Titolo originale e autori: Review of Short and Long-Term Outcomes of Bariatric Procedures in Prader-Willi Syndrome and Other Hyperphagic Disorders. Ann Scheimann, Merlin Butler, Dan Driscoll, Janice Forester, Linda Gourash, Jennifer Miller (USA)
(a cura di Graziano Grugni)
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