Non ci sono parole per descrivere quanto accaduto ad una delle nostre famiglie. In un momento di fragilità come questo, dobbiamo restare uniti e trovare la forza di gridare a voce alta, perchè questo è un problema di cui tutta la società deve farsi carico.

Ciao Vittorio e grazie, a nome di tutta la famiglia PW
Grazie ad Elena Santarelli per la testimonianza e per l’aiuto a darci voce

Inoltre riportiamo alcune parole di Gianluca Nicoletti (giornalista e scrittore) estratte da un servizio radiofonico sulle disabilità, andato in onda sul GR24 (Radio24) il 26/07/2019

[..] Ci si sente soli, sin dal momento della diagnosi. Soli, quando nessuno ci fornisce trattamenti utili, ma ci fa’ perdere solo tempo. Soli anche a scuola, dove l’inclusione per gli autistici è rara, perchè non si può parlare di sostegni specializzati, e per l’autistico serve personale competente.

Quando finisce la scuola poi, finisce tutto. I nostri figli possono solo scomparire. Non sono seguite le leggi, non sono seguite le belle parole. Avere un figlio autistico, ancora in Italia, è un dramma incomunicabile.

A tutti farebbe comodo che fossimo santi o eroi, ma non si può essere sempre così. E quando qualcuno non ce la fa più significa che è stato lasciato solo, e la solitudine di chi gestisce persone fragili non riguarda solo gli autistici. E’ un problema di cui tutta la società deve farsi carico.

Gianluca Nicoletti