Anno 2017
In questo articolo viene effettuata una disamina dell’efficacia della somministrazione intranasale di ossitocina nella popolazione pediatrica, ed in particolare nella sindrome di Prader-Willi e nei disturbi dello spettro autistico, analizzando i dati finora pubblicati nella letteratura scientifica internazionale. Gli Autori procedono inoltre ad una valutazione della sicurezza del suo impiego, intesa come presenza/assenza di effetti collaterali.
Nell’insieme i risultati ottenuti sugli aspetti psicosociali dei pazienti affetti vengono definiti ambigui, non essendovi al momento studi controllati randomizzati in grado di dimostrare inequivocabilmente che l’ossitocina sia in grado di dare benefici nei soggetti PWS. D’altro canto, gli autori non escludono che tale terapia possa avere un ruolo importante nella cura dei deficit d’interazione sociale di alcuni soggetti, sottolineando tuttavia la necessità di meglio conoscere gli aspetti anatomici, di ottimizzare gli aspetti tecnici legati all’erogazione del farmaco e di meglio standardizzare la valutazione della compliance alla terapia.
E’ infine di notevole importanza il fatto che, dall’analisi dei risultati globali, non c’è alcuna chiara evidenza di un legame tra la somministrazione dell’ossitocina e specifici effetti collaterali, quali l’iperattività e l’irritabilità.
DeMayo MM, Song YJC, Hickie IB, Guastella AJ. A Review of the Safety, Efficacy and Mechanisms of Delivery of Nasal Oxytocin in Children: Therapeutic Potential for Autism and Prader-Willi Syndrome, and Recommendations for Future Research. Paediatr Drugs. 2017 Jul 18. doi: 10.1007/s40272-017-0248-y. (Review sulla sicurezza, l’efficacia ed i meccanismi di rilascio dell’ossitocina nasale nei bambini: potenziale terapeutico per l’autismo e la sindrome di Prader-Willi, e raccomandazioni per la ricerca futura)
Graziano Grugni
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