Obbiettivo dello studio è stato quello di sviluppare nuove equazioni per predire il metabolismo basale (BMR) nei soggetti con sindrome di Prader-Willi (PWS), comparando la loro accuratezza con quelle di uso più frequente: Lazzer (2007), Livingston (2005), Huang (2004), Nelson (1992), Mifflin (1990), Owen (1987), WHO (1985), Bernstein (1983) and Harris-Benedict (1919), utilizzando il metodo Bland-Altman. A tale scopo sono stati valutati 80 pazienti con PWS, di età compresa tra 17 e 50 anni, con un indice di massa corporea medio di 39.1 kg/m2. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a calorimetria indiretta per la misurazione del BMR e ad impedenziometria tetrapolare per la determinazione della massa magra (FFM) e della massa grassa (FM).

Attraverso un’analisi di regressione multipla sono state generate 2 equazioni, basate rispettivamente sui dati antropometrici [BMR=massa corporea × 0.052 + sesso × 0.778 – età × 0.033+2.839 (R2adj=0.61, s.e.=0.89 MJ/die)] e sulla composizione corporea [BMR=FFM x 0.074 + FM x 0.042 + sesso x 0.636 – età x 0.037+2.515 (R2adj=0.69, s.e.=0.82 MJ/die)]. Per entrambe il BMR predetto (BMR-P) non si differenziava significativamente da quello misurato con la calorimetria indiretta (<3.3%), ed era accurato nel 59% e nel 62% dei pazienti, rispettivamente. Le equazioni di Owen, Mifflin, Huang e Lazzer mostravano una differenza media <5%, con un BMR-P che risultava accurato in circa il 50% dei soggetti. Le equazioni di Livingston, WHO e Harris-Benedict mostravano una sovrastima del BMR-P >7% ed erano accurate in meno del 50% degli individui. Le equazioni di Nelson e Bernstein mostravano una maggiore sottostima del BMR-P in oltre il 60% dei pazienti. Nell’insieme i dati ottenuti dimostrano che le 2 nuove equazioni hanno una maggiore accuratezza nel predire il RMR dei PWS rispetto alle altre analizzate.

Lazzer S, Grugni G, Tringali G, Sartorio A. Prediction of basal metabolic rate in patients with Prader-Willi syndrome. Eur J Clin Nutr. 2015 Sep 23. doi: 10.1038/ejcn.2015.161 (Predizione del dispendio energetico a riposo nei pazienti con sindrome di Prader-Willi)

(Graziano Grugni)