La sindrome di Prader-Willi (PWS) è una malattia genetica caratterizzata da un appetito insaziabile e l’impulso costante a cercare cibo. Tesomet, una combinazione di tesofensina (un inibitore dell’assorbimento presinaptico di noradrenalina, dopamina e serotonina) e metoprololo (un beta bloccante selettivo) ha dimostrato un effetto significativo sulla sazietà, l’appetito e il desiderio di cibo in diverse popolazioni di pazienti ed è stato quindi valutato anche in soggetti con PWS, come una potenziale terapia per l’iperfagia ed il conseguente sviluppo di obesità.
Lo studio è stato condotto in due centri e in due parti: Parte 1, uno studio di 12 settimane in doppio cieco controllato con placebo (randomizzato 2: 1 con 0,5/50 mg di tesofensina/metoprololo nel braccio attivo), in nove adulti. Nei soggetti trattati con Tesomet si è osservata una riduzione del punteggio dell’iperfagia (valutata con scala HQ-CT) da 10 al basale a un punteggio medio di 0 a 12 settimane (punteggio medio di 1 a 8 settimane). La perdita media di peso era del 6,75% nel gruppo trattato e dello 0,75% in quello con placebo. Gli eventi avversi degni di nota sono stati esacerbazione di problemi comportamentali e psichiatrici preesistenti. Non sono stati tuttavia segnalati effetti collaterali di grado severo. La parte 2 dello studio ha arruolato pazienti adolescenti di età compresa tra 12 e 18 anni ed era anch’esso uno studio di 12 settimane, in doppio cieco, randomizzato (2: 1), controllato con placebo (0,125/25 mg di tesofensina/metoprololo e placebo), seguito dall’estensione in aperto di 12 settimane (tutti i pazienti con Tesomet 0,125/25 mg) e quindi un’altra estensione in aperto di altre 12 settimane (pazienti con Tesomet 0,25/25 mg) nei pazienti ritenuti idonei dallo sperimentatore. L’obiettivo primario era il miglioramento del peso corporeo, mentre quelli secondari comprendevano la riduzione del punteggio dell’iperfagia, la circonferenza della vita, i dati di sicurezza e di laboratorio. Gli effetti sulla riduzione di peso sono risultati paragonabili a quelli osservati negli adulti. Il trattamento è stato generalmente ben tollerato; gli eventi avversi segnalati più frequentemente erano mal di testa, insonnia, vertigini, irrequietezza, palpitazioni, disturbi dell’umore. È stato segnalato un solo grave evento avverso non correlato al trattamento. Non ci sono stati effetti significativi sui segni vitali o sui parametri di laboratorio.
Sulla base di questi dati Tesomet sembra essere candidato a svolgere un ruolo nel trattamento dell’iperfagia e della conseguente obesità nei soggetti PWS, con un profilo rischio/beneficio nel complesso favorevole.
Novità dalla 10a Conferenza Internazionale IPWSO – Cuba 2019
Titolo originale e autori: Tesomet – a new treatment opportunity in Prader-Willi Syndrome. Results from Phase 2a exploratory studies in adult and adolescent patients. Dora Torok, Stanislava Kolouskova, Pavlina Walter, Berit Edsberg & Roman V. Dvorak (Ungheria, Repubblica Ceca, Danimarca)
(a cura di Graziano Grugni)
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